Paola Romano – Artista
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Biografia di Paola Romano

Paola Romano, artista italiana, pittrice e scultrice, nasce a Monterotondo (Roma) il 17 settembre del 1951. Si forma nell’ambiente artistico di Roma, dove ha vissuto e lavorato fino al 2011 e nel 2012 apre un affascinante showroom incastonato nel borgo antico della sua città natale nella quale attualmente risiede. Dopo una formazione al RUFA (Rome University of Fine Arts) e a continui processi di studio inizia, intorno al 2000, un percorso più attivo nella produzione di opere d’arte fortemente materiche. Siamo di fronte alla nascita di una nuova identità sia artistica che personale e le opere della Romano si trovano, sin dagli esordi produttivi, in collezioni d’arte di prestigio, sia pubbliche che private.
Tra le sue opere più celebri spiccano la serie “Lune” che nel 2012 ha dominato il cielo di via Margutta in Roma, la serie “planimetrie”, le “plastiche”, la serie “zoom”, la suggestiva serie di opere realizzata in affresco, le apprezzatissime sculture in bronzo e la serie “monocromi” in particolare la produzione in bianco inserita anche nel film di Carlo Verdone “Sotto una buona stella” uscito nelle sale italiane a febbraio del 2014. L’arte della Romano si sposa perfettamente con i set cinematografici proprio per il grande impatto estetico. Nel 2005 il registra italiano “Pupi Avati” nota l’artista durante l’esposizione personale di via Margutta presso la “Galleria dei Leoni” commissionandole tre opere per il film “La cena per farli conoscere”.
Nel 2012 una Luna di Paola Romano viene utilizzata nella scenografia dello spettacolo teatrale “Penso che un sogno così…” di Gianni Nazzaro. Dal 2013 inoltre le opere d’arte della serie Lune della Romano sono state inserite nelle scenografia del programma televisivo “Telecamere” condotto da Anna La Rosa in programmazione su RAI3. Le Lune dell’artista affascinano anche il gruppo Zarineh Tappeti che decide di creare, con il marchio KF Luxury, dei preziosi tappeti che riproducono una selezione di opere d’arte “Lune” della Romano. I tappeti vengono esposti al pubblico, per la prima volta, nella mostra “Farshe-Mah” (Tappeti di Luna) del 14 marzo 2015 a Roma presso il Centro Congressi Roma Eventi. È inoltre possibile ammirare l’arte della Romano in esposizioni permanenti presso la Fondazione Magna Carta in Roma e le Sale Urbaniane in Città del Vaticano, soltanto per citarne alcune. Tra i riconoscimenti ottenuti ricordiamo nel 2007 il “Premio Internazionale Arcaista”, “Approdi d’Autore” e il “Premio Roma” del 2009.
Ha all’attivo diverse pubblicazioni tra le quali il primo importante catalogo “Esperienze Estetiche” (2006) presentato in occasione dell’omonima mostra personale presso il Museo degli Strumenti Musicali di Roma a cura dal Prof. Vittorio Sgarbi, alla quale sono seguiti “Dal Cosmo al Caos” (2007) associato alla personale presso le Sale Urbaniane di Città del Vaticano, “Quarta Fase Emozioni Plastiche” (2008) con la due mostre, una a Roma e l’altra a Castel dell’Ovo a Napoli curate dal Prof. Elio Rumma, “Plenilunio Fantastico” (2009) a cura del Prof. Francesco Gallo con l’eccezionale successo dell’esposizione personale di Palazzo Ziino a Palermo, “il mare della tranquillità” (2011) in occasione dell’esposizione al Galata Museo del Mare di Genova.
Tra le partecipazioni internazionali ricordiamo l’esposizione a Hong Kong presso il “Cultural Center” teatro dell’opera. L’artista, presentata dall’intellettuale Prof. Giovanni Puglisi, rettore IULM, partecipa alla 54a Biennale d’Arte di Venezia del 2011 nel Padiglione Italia all’Arsenale di Venezia, a cura dal Prof. Vittorio Sgarbi, dove ha esposto un’importante e molto apprezzata installazione tridimensionale in plexiglass® e materia di oltre due metri d’altezza pubblicata nel catalogo ufficiale della 54a Biennale “L’arte non è cosa nostra”. Nel 2012 con “Equilibri Astrali” a cura del Prof. Claudio Strinati, Paola Romano espone a Roma nelle suggestive atmosfere del complesso monumentale di Sant’Andrea al Quirinale presso le Sale dei Dioscuri con una partecipazione di pubblico a quattro cifre. Nel 2013 le opere della Romano inaugurano l’apertura della filiale romana della Philobiblon Gallery con sedi già a Londra e New York alla quale è associato il catalogo “Io, Paola Romano”. Nel gennaio 2014 le sue opere vengono esposte nella nuova galleria di Marzia Spatafora a Brescia e nello stesso anno l’artista viene selezionata per la mostra d’arte veneta “Sensibilmente”. A marzo del 2014 espone nella prestigiosa bipersonale “Similitudine & Contrasto” nel complesso del Vittoriano in Roma durante la quale viene esposta l’imponente “Luna Galileo” e presentato il video “E Pur si Muove” creato dal gruppo Ideagono.
A giugno del 2014 la Romano è in mostra con Massimo di Cave nella bipersonale “Sconfinamenti” presso l’Accademia di Romania in Roma e nell’autunno dello stesso anno le opere della serie “Lune” vengono esposte presso il “The Brian & Barry Building” in piazza San Babila a Milano.
A giugno del 2015 presenta la mostra personale “Moon Amour” curata da Giovanni Faccenda e Alain Chivilò presso il Museo Nazionale di Villa Pisani a Stra (Venezia) alla quale corrisponde l’omonimo catalogo.
Dal 7 al 29 novembre 2015 l’artista è in mostra a Roma presso l’Istituto Portoghese di Sant’Antonio in Roma (IPSAR) con la mostra “In Other Words” durante la quale è stato presentato l’omonimo catalogo con scritti di nomi prestigiosi dell’arte, della cultura e della scienza come Andrea Romoli Barberini (curatore), Giovanni Faccenda, Stefano Zecchi e Marco Baranello. L’evento romano ha registrato ben 1500 presenze durante la sola serata del vernissage. Le opere dell’artista sono incluse nel catalogo permanente online Artingout.com, nell’annuario d’Arte Moderna Acca e nel CAM Catalogo d’Arte Contemporanea Mondadori (n. 50, 2015) oltre a vantare interviste e citazioni in riviste d’arte e di design.
A cavallo tra il 2014 e il 2015 Paola Romano decide di rendere omaggio ai grandi maestri dell’arte povera realizzando una produzione limitata di lune liberamente ispirate alle opere di artisti come Emilio Isgrò, Janni Kounellis, Pier Paolo Calzolari, Michelangelo Pistoletto e Giuseppe Uncini.
Nel 2015 il comune di Monterotondo le commissiona due importanti opere, una per la sede del Teatro Comunale “Francesco Ramarini” di ben 8 metri di lunghezza per 1,40 di altezza e una scultura in bronzo di oltre 3 metri presentata nell’estate del 2016 e inserita nel complesso della Torre Civica della città di Monterotondo (Roma).
Nel maggio del 2016, per la prima volta nella storia, una mostra d’arte viene ospitata nella restaurata Rocca Janula nella città di Cassino (FR), la mostra è curata da Roberto Capitanio e prende il titolo “i Racconti della Luna”, l’artista alla quale spetta tale onore è proprio Paola Romano. Nell’estate 2016 è di nuovo il Comune di Monterotondo (Roma) che ospita la mostra di Paola Romano “Visioni” a cura di Andrea Romoli Barberini.
A maggio del 2017 l’artista espone a Roma presso le sale espositive dello “Stadio di Domiziano” (piazza Navona) con la personale “Silenti Riflessi” alla quale è associato l’omonimo catalogo. Il 3 agosto 2017 in un servizio del TG2 Rai quattro opere della serie Lune di Paola Romano sono associate ai quattro elementi per parlare della Roma sotterranea, esoterica e segreta raccontata dallo scrittore Dan Brown, autore di libri come “il Codice da Vinci” e “Inferno”.
Le opere di Paola Romano sono state inoltre oggetto d’interesse in programmi dedicati all’arte come “Porto Franco” di Franco Boni e spesso sono presentate dallo storico dell’arte Giovanni Faccenda nel palinsesto di Arte Moderna della Galleria Orler.
Paola Romano predilige la materia nella creazione delle proprie opere, quasi a voler esercitare il proprio “potere creativo” attraverso la manipolazione plastica degli oggetti per dare vita a nuove forme, a concetti dei quali la sola rappresentazione verbale non sarebbe sufficiente a identificarli. L’arte di Paola Romano è palesemente dinamica, gestuale e fortemente cinetica. Così Giuseppe Di Giacomo, docente di estetica presso la Facoltà di Filosofia dell’Università “La Sapienza” di Roma afferma che “per la Romano dipingere significa entrare nella materia e nel colore esplorandone tutte le possibilità e dando vita al suo obiettivo dichiarato, il movimento.”.
L’arte di Paola Romano Romano, definita in più occasioni legata al “concettualismo” viene invece considerata dal critico e storico Vittorio Sgarbi “paradossalmente come un anti-concettualismo” e, continua, “ha ragione Paola Romano a proporre un Neo-Concettualismo che recuperi il piacere di ciò che il Concettualismo storico voleva negare”. Paola Romano non si ferma però di fronte alle possibili collocazioni, lei è sempre se stessa e per questo sempre in cambiamento. “In definitiva” sostiene Gianluca Ranzi “i lavori di Paola Romano respirano come un organismo vivente sulla cui pelle sta scritta la propria memoria genetica e su cui poggia la determinazione del suo futuro”. Paola Romano, afferma Giovanni Puglisi, “apprezzata da più mondi… continua a creare una luna per ciascuno di essi”. Per Claudio Strinati “il flusso inarrestabile dell’ispirazione è il motore primo di tutto quello che l’autrice affronta” e per Andrea Romoli Barberini “il senso di questi lavori è […] tutto compreso nell’esperienza stessa che li genera”.
Lo studio sulla tecnica, la ricerca e la sperimentazione si integrano, in Paola Romano, con lo sviluppo dinamico, evolutivo, della sua identità personale. Così Marco Baranello, psicologo e scienziato italiano fondatore della teoria emotocognitiva, la definisce “un Peter Pan dell’arte che, quando crediamo sia arrivata verso una sua maturità artistica, di nuovo ci stupisce con nuovi giochi di colore, forma ed incastri del tutto originali che la riportano in un’adolescenza creativa, un’irrequietezza artistica che non lascia nell’indifferenza”.


a cura di

REDAZIONE ARTINGOUT

citare la fonte ufficiale:

Aringout (2017)
Paola Romano Biografia Ufficiale
www.artingout.com. Roma, 15 maggio 2017

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