Investire in Arte Contemporanea. Dall’Estetica al Mercato dell’Arte. Come orientarsi, come scegliere, quali fattori vanno tenuti in considerazione.

Investire in Arte Contemporanea

Investimenti in Arte. L’arte è innanzitutto cultura, comunicazione, storia, è una narrazione. Da questo punto di vista ogni opera d’arte sarebbe inestimabile. Questo grande valore storico-culturale si inserisce comunque e inevitabilmente all’interno di un sistema definito “mercato dell’arte“. Possiamo utilizzare infinite e stupende parole per descrivere quanta “anima” ci possa essere in ogni progetto artistico e comunque ci troveremo, volenti o nolenti, a dover attribuire un valore anche di tipo economico alle opere d’arte e alla “firma” dell’artista.

Questo è pacifico nel nostro sistema sociale e non dobbiamo nasconderci dietro un dito. L’arte visiva è da sempre fonte d’investimento e in moltissime occasioni un vero e proprio “bene rifugio” tra i più interessanti perché, per quanto possano esserci fluttuazioni nel “mercato dell’arte”, alla fine l’arte non si svaluta realmente e rappresenterà sempre un valore estetico, artistico, storico-culturale indipendentemente dal valore economico. Giocando con le parole potremmo dire che è un bene per l’arte che l’arte sia considerata un “bene”!

Il cosiddetto “mercato dell’arte” non stabilisce aprioristicamente un valore economico. Ci sono tipologie di opere d’arte che rappresentano esclusivamente un “moda del momento”. La moda si nota da una tendenza per un certo periodo alla produzione dozzinale, da parte di molti artisti, di uno stesso genere senza necessariamente far parte di un collettivo e senza aderire a un manifesto. Ovviamente all’interno della moda alcune “firme” rappresenteranno un’opportunità reale mentre altre saranno destinate a sgonfiarsi lasciandoci comunque un’opera rappresentativa di un periodo. Il valore economico di “specifiche firme” può crescere enormemente nel tempo, altri avranno nel futuro valore di modernariato e dopo qualche “anno in più” di antiquariato.

Appare così di fondamentale importanza sapere scegliere, sapersi orientare. Ricordiamo comunque che anche un’opera che in un certo periodo vale 1 domani può valore 100, quello che prima valeva 100 domani potrebbe valere 1 ma dopodomani potrebbe valere 1.000! Dobbiamo essere consapevoli che il “mercato dell’arte” e la “storia dell’arte” non è determinata ma è un processo e soprattutto dipende sempre da noi, da un sistema di accordi e convenzioni che vedono l’essere umano, le persone che scelgono, elementi centrali. Siamo quindi noi che possiamo determinare la crescita o la decrescita dei nostri stessi investimenti.

Artingout da sempre sottolinea il ruolo attivo del collezionista (privato o pubblico) nel partecipare alla costruzione della storia dell’arte e per questo ha attivato consulente di professionalizzazione del collezionista d’arte.

Quando si acquista, o meglio si acquisisce, un’opera d’arte ci sono due gruppi di “valori” fondamentali che vanno presi in considerazione nello stesso momento: un valore economico e un valore soggettivo-storico-culturale. Abbiamo quindi una “variabile quantitativa” associata a una “variabile qualitativa“.
Investire in arte è di per sé un’arte! Quando parliamo d’investimenti in arte ovviamente ci riferiamo alla capacità di un’opera d’arte e di un artista di rappresentare un’opportunità di soddisfazione anche economica che sia per noi (investimenti a medio termine) che per i nostri eredi (investimenti a lungo o lunghissimo termine). Sappiamo bene che pochi collezionisti, per una questione legata a variabili come età, potranno godere di una “spettacolare” soddisfazione economica (comprare a poche migliaia di euro e trovarsi a vendere a milioni) mentre molti di noi potranno comunque godere del proprio investimento (comprare a poche migliaia di euro e vendere a qualche migliaio di euro in più o a qualche decina di migliaia in più). Ovviamente investire in arte non è per tutti, occorre saper scegliere, conoscere il mercato, conoscere l’arte, intuire ciò che potrà rimanere nella storia e come detto, partecipare in modo attivo nel realizzare tutto questo.

Chi non avrebbe voluto acquistare un’opera di Pablo Picasso, Amedeo Modigliani, Antonio Ligabue, Giorgio De Chirico, Alberto Burri, Piero Manzoni, Keith Haring, Alighiero Boetti in momenti nei quali era più accessibile alle nostre tasche. Oggi avremmo avuto, noi e/o i nostri eredi, un valore storico, culturale, comunicativo, estetico, soggettivo e un valore economico di enorme soddisfazione. La storia dimostra fin troppo spesso che i lungimiranti negli investimenti in arte sono stati pochi.

Un conto è acquistare un’opera del valore di decine di migliaia, centinaia o milioni di euro oggi, un conto è acquistare un’opera d’arte quando il valore è di qualche migliaia di euro che avrà la possibilità di rappresentare una parte di questa straordinaria storia e quindi anche di crescere nel suo valore economico. Ricordiamo comunque che soltanto l’1% delle transazioni sono milionarie mentre la maggior parte sono legate a prezzi inferiori al milione ma di alto valore.

Cresce il numero di artisti e questo fenomeno porta due conseguenze. Da una parte indica l’incremento dell’interesse per l’arte e la crescita degli investimenti del settore. Dall’altra rappresenta un aumento del “caos” e una maggiore difficoltà di scelta. Moltissimi artisti sono tecnicamente bravi, ancora di più coloro che invece si baloccano nell’arte, in ogni caso saranno comunque pochi coloro che sapranno distinguersi e che, al di fuori di ogni moda, stanno partecipando alla costruzione della storia dell’arte del futuro.

Chi è alle prime armi nel mondo del collezionismo d’arte in genere vorrebbe fidarsi del proprio istinto. Non siamo “nati ieri” e dobbiamo necessariamente ammettere che poche volte questo “istinto” ha davvero ragione. E’ sicuramente stupendo “tentare” avendone ovviamente la possibilità, sentirsi in grado di scegliere secondo il proprio gusto e credere che il nostro gusto sarà anche la nostra opportunità d’investimento. Quando si acquista scegliendo ciò che piace o che ci colpisce sicuramente non sbagliamo come valore estetico-soggettivo. Avremmo qualcosa che ci gratificherà l’anima sicuramente.
Scegliere con un’occhio al “gusto” e l’altro all’investimento è sicuramente più complesso ed è per questo che esistono consulenti in grado di offrirci un’ampia panoramica, magari capaci di presentarci opere d’arte e artisti ai quali non stavamo neanche pensando o non conosciuti dalla moda del momento.

Entrare nel mondo del collezionismo d’arte è davvero affascinante, si entra in un contesto nel quale si scoprono artisti, si scopre una cultura dell’investimento e soprattutto si inizia a diventare dei veri e propri custodi di un patrimonio artistico-storico-culturale che nel futuro potrebbe rappresentare valori alcune volte anche realmente inestimabili.

Quali artisti contemporanei scegliere? Non è sufficiente individuare un artista è necessario individuare anche l’opera da acquistare o una specifica serie. Opere d’arte contemporanea anche simili sia per realizzazione che per dimensioni, di uno stesso artista, potrebbero possedere un valore economico completamente diverso. Ogni opera d’arte ha una vita propria quindi una propria “biografia” o se si preferisce un proprio curriculum.

Quando decidiamo di acquistare un’opera d’arte contemporanea come fonte d’investimento vorremmo che fosse il migliore investimento possibile anche perché non stiamo giocando con i soldi del monopoli ma con soldi veri, i nostri soldi!

Un’opera d’arte che entra nella nostra casa è un valore anche economico e come detto più volte è un pezzo di storia, una parte della nostra cultura. In ogni singola opera d’arte fisica realizzata da un artista c’è l’artista stesso. Dal pelo di un pennello, a una piccola impronta, il suo DNA! Quell’artista davvero ha toccato l’opera, ha lavorato su quel supporto, c’è davvero parte di un persona in quell’opera d’arte, non c’è soltanto la sua firma, c’è lavoro, fatica, amore, emozioni, fisicità, c’è un luogo, c’è tutta una storia che l’opera d’arte racconta. Questo distingue anche le riproduzioni dai Pezzi Unici e soprattutto distingue le opere completamente digitali da quelle reali, senza nulla togliere al “valore” delle opere d’arte digitali che oggi, vuoi per moda, fanno parlare.

Le opere d’arte contemporanea che si acquistano per investimento non sono dei “quadretti” tappabuchi, non si scelgono in base soltanto all’intonazione con lo sfondo di una parete o la tappezzeria del divano. Quando si decide d’investire in arte si scelgono fattori quali concetto, storia dell’opera, biografia dell’artista e opportunità di sviluppo. Si accoglie nella nostra vita un nuovo membro con una propria peculiare, spesso straordinaria, esperienza. Un’opera d’arte acquisita per investimento è così un valore da tutelare, un’eredità importante anche per chi verrà dopo di noi.

Il vero collezionista d’arte non è un semplice acquirente, è custode di un patrimonio. L’arte non si vende a tutti, l’arte sceglie da chi essere acquisita. Per qualcuno queste parole avranno un suono “retorico” mentre saranno ben comprese da chi ama realmente l’arte contemporanea, da chi sa investire nel proprio tempo, valorizzando nel qui-e-ora artisti che stanno camminando sui binari della storia dell’arte.

a cura di
Marco Baranello

Prima Pubblicazione: 29 dicembre 2015

Come Citare Questa Fonte
Baranello, M. (2015). Investire in Arte Contemporanea.
Dall’Estetica al Mercato dell’Arte.
www.artingout.com/?p=4616. Artingout Pubblicazioni.


Consulenze per Investire in Arte Contemporanea

Artingout ha attivato un servizio di consulenza per investimenti in arte. I nostri Consulenti offrono un servizio di orientamento per chi vuole conoscere opere d’arte contemporanea e artisti sui quali investire al fine di rendere più proficue le proprie scelte. L’indicazione non è soltanto sull’artista più adatto alle proprie tasche ed esigenze, ma anche quale può essere la specifica opera d’arte migliore disponibile.

La nostra visione è offrire un’opportunità a tutti di poter accogliere nella propria vita una vera opera d’arte, un vero pezzo unico indipendentemente dal valore commerciale del momento.

Artingout dispone di un database di opere d’arte e artisti molto vasto grazie a una rete di collezionisti d’arte, gallerie d’arte e artisti contemporanei.

E’ possibile richiedere la disponibilità di opere d’arte di uno specifico artista già di proprio interesse e/o storicizzato.

Si può chiedere se esistano delle occasioni o affidarsi ai consigli d’investimento dei nostri Consulenti che potranno così proporre artisti anche emergenti che potrebbero offrire molte soddisfazioni.

Nei nostri archivi ci sono nomi dell’arte moderna e contemporanea sia storicizzati che emergenti. L’amore per l’arte e l’attenzione a selezionare gli emergenti sono il nostro fiore all’occhiello. Individuare oggi le grandi opportunità per il prossimo futuro dell’arte è una delle più belle sfide che ogni giorno coinvolgono i nostri consulenti.

Come Entrare nel Nostro Database dei Collezionisti

I collezionisti d’arte in possesso di una o più opere possono richiedere d’inserire dipinti, sculture, opere d’arte fotografica, installazioni e altre opere d’arte visiva nel database Artingout al fine di mantenere sul mercato le proprie opere d’arte e ricevere offerte da parte di altri collezionisti e interessati.

L’inserimento nei nostri database è gratuito per tutti i possessori di CARD ARTINGOUT VALIDA.