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Collezionismo d’arte: investire in arte contemporanea. Il ruolo del collezionista d’arte
Redazione Artingout

Arte InvestimentiOpportunità per i Nuovi Collezionisti d’Arte
Proponiamo qualche consiglio per chi vuole iniziare ad investire in arte contemporanea. Iniziate a frequentare i vernissage delle personali di diversi artisti nelle città capoluogo di provincia. In Italia le province di Milano, Roma, Firenze, Torino, Bologna, Venezia, Lecce, Cosenza, Napoli, Palermo, sono punti di riferimento importanti senza comunque mai snobbare contesti più piccoli dove può nascere l’artista del nostro futuro per l’investimento in arte. Durante i vernissage guardate con attenzione il numero delle persone presenti: quante persone ci sono? Che tipo di persone sono presenti? Quanti dei presenti conoscono direttamente l’artista (è soltanto una persona con tanti amici oppure attira l’interesse di altri?). Sono presenti giornalisti? C’è qualche personaggio pubblicamente noto? Insomma guardare con attenzione è il primo passo. Anche la location, l’allestimento, la qualità del catering, la qualità del materiale divulgativo quindi la capacità d’investimento dell’artista sono importanti indicatori. Insomma occorre valutare quanto l’artista sappia investire su se stesso, se si è affidato a consulenti oppure se si è baloccato nel “fai da te”, se ha preferito andare a risparmio oppure ha creduto fermamente nella sua capacità di attirare collezionisti.
Quando dietro un artista ci sono buoni consulenti, l’affare potrebbe essere dietro l’angolo! Per investimenti in arte è necessario ricordare che la qualità artistica di per sé conta in parte rispetto alle capacità d’inserimento sul mercato dell’artista e delle sue opere d’arte. Se volessimo acquistare soltanto una bel quadro da appendere al muro ci possiamo rivolgere ad ottimi artigiani. L’arte, però, è cosa diversa, è creatività, innovazione, ricerca, comunicazione. Investire in arte contemporanea non significa riconoscere soltanto la bravura tecnica di un artista, ma la globalità delle capacità d’impresa dell’artista, la sua capacità di essere innovatore, gli aspetti creativi, la sua personalità e il suo ambiente.
Per gli acquisti d’arte va ricordato che acquistare un dipinto o una scultura in una mostra personale in genere è meno conveniente dal punto di vista della spesa, rispetto all’acquisto direttamente nello studio dell’artista o in gallerie con contatto diretto con l’artista. Dall’altro lato le mostre d’arte sono accompagnate spesso da un catalogo e quindi, anche se paghiamo qualcosa in più, le opere pubblicate in un catalogo acquistano mediamente maggiore valore nel corso del tempo. Almeno un’opera d’arte che sia stata esposta in qualche mostra d’arte, inserita in cataloghi cartacei o digitali, è un investimento migliore, sicuramente consigliato.
Un problema è invece quando l’artista ha un’esclusiva con qualche galleria d’arte quindi con qualche mercante d’arte. In questo caso è difficile che possa vendere privatamente ed è anche molto difficile trovare gallerie o collezionisti d’arte che possano competere, in termini di prezzo di vendita, con chi detiene l’esclusiva. In questo caso, per questioni d’investimento, è possibile comprare all’inizio del rapporto di esclusiva, quando si conclude un contratto di esclusiva, oppure in quelle gallerie d’arte, privati e collezionisti che abbiano acquistato l’artista in precedenza. Le gallerie d’arte che hanno l’esclusiva decidono autonomamente il mercato e saranno, nel futuro, quasi gli unici ai quali potrete tentare di rivendere l’opera d’arte. Gli artisti chiusi in esclusive in genere non sono investimenti molto apprezzati.
E’ importante la variabile “profondità del mercato dell’arte”, vale a dire la penetrazione di un artista sul proprio mercato, cosa molto difficile in caso di esclusive. Nessuna galleria d’arte ricomprerà l’opera al prezzo del valore commerciale quindi calcolate che vi troverete a vendere tra il 33% ed il 66% del valore commerciale di quel momento. E’ necessario, come in tutti gli investimenti di questo tipo, saper cogliere il momento ideale anche per vendere; a volte, va ricordato, il vero affare lo potrebbero fare i vostri eredi!
Il primo consiglio per investire in arte spendendo il giusto è quindi, lo ribadiamo, quello di cercare artisti che investono in modo importante su se stessi. Valutate quindi la qualità dell’investimento da parte dell’artista. Un bravo artista non sempre è anche un bravo venditore o comunicatore ma, gli artisti che sanno fare impresa si avvalgono di consulenti e questo denota capacità d’investimento su se stessi quindi potenzialità di sviluppo delle quotazioni dell’artista e delle sue opere d’arte.
Acquistare opere d’arte non dozzinali meglio se pubblicate in un catalogo (cartaceo o digitale) e che siano state esposte in qualche mostra d’arte. Avendo la possibilità cercate di acquistate due-tre opere per ogni artista di dimensioni diverse (una piccola, una media, una di maggiori dimensioni) e scegliete almeno inizialmente qualche nome diverso. Possiamo anche scegliere due-tre artisti attualmente minori e qualche nome un po’ più noto. Sono comunque gli artisti emergenti e i neo-storicizzati i migliori investimenti. Con gli emergenti il capitale investito è piuttosto basso rispetto agli storicizzati e sono proprio quegli artisti che potrebbero offrire le maggiori soddisfazioni nel medio periodo. Si possono vedere crescere e contribuire al loro sviluppo tutelando di conseguenza il proprio investimento.
Per quanto riguarda la grandezza delle opere ricordiamo che le dimensioni medie in genere sono più facilmente rivendibili rispetto alle grandissime dimensioni ma opere di grandi dimensioni, in genere più limitate come produzione, godono di una maggiore opportunità di acquistare grande valore. Opere di pittura, scultura o fotografia artistica sono opere tra loro diverse. La scultura ha in genere costi più elevati mentre la fotografia quelli più contenuti. Sulla fotografia, in particolare la “fine art photography” c’è da dire che sta diventando sempre più un buon investimento grazie a nuovi supporti di stampa e alla diffusione della tecnologia di elaborazione grafica. Infatti i nuovi strumenti digitali permettono all’artista di esercitare un maggiore controllo in post-produzione quindi la fotografia originale sarà sempre più fortemente condizionata dalle intuizioni creative dell’artista e, il prodotto originale e innovativo, saprà distinguersi. La fotografia artistica è un settore d’investimento che crediamo possa essere altamente proficuo perché coloro che oggi la propongono in modo innovativo saranno gli storicizzati del prossimo futuro, i punti di partenza ai quali faranno riferimento i fotografi artisti delle prossime generazioni. Sulle fotografie artisticheconsigliamo di scegliere i pezzi unici (dai 3 ai 9 multipli) o addirittura i pezzi unici reali, quelli realizzati in copia unica o quelli sui quali l’artista ha inserito una parte pittorica o alterazioni grafiche a mano.
Comunque, sia che si tratti di pittura, di scultura o di una nuova fotografia artistica, quando acquistiamo “un artista” (una sua opera ovviamente!) è utile continuare a seguire i suoi movimenti nel mondo dell’arte. In genere uno sviluppo buono per un artista più o meno ai suoi esordi (anche esordi di vendita non necessariamente artistici) si vede entro i 3-5 anni.

Il ruolo fondamentale del collezionista d’arte
Una volta diventato un collezionista d’arte c’è tutto un processo di comunicazione che vi farà comodo, per il quale voi stessi dovrete iniziare a diventare promotori dell’artista, consigliarlo ad amici, vantarvi dell’acquisto delle sue opere, portare più persone possibile ai vergnissage delle mostre successive dell’artista, far acquistare quadri e opere d’arte ad amici, familiari e conoscenti. Creare quindi un gruppo di collezionisti che investe su nuovi nomi dell’arte contemporanea. Invitare amici e colleghi a cene, pranzi e feste privata nella propria abitazione per mostrare e spiegare i vostri ultimi acquisti in arte. Il collezionista ha un ruolo fondamentale, di primaria importanza, per la diffusione dell’arte, della cultura e incrementare il potere del proprio investimento. Questa parte in genere è poco applicata dagli acquirenti d’arte ma assolutamente necessaria per incrementare le opportunità di sviluppo del proprio investimento. Contribuire allo sviluppo dell’artista porta come conseguenza alla valorizzazione, più rapida, delle opere d’arte in vostro possesso e quindi rende il vostro acquisto un vero investimento in arte. Per investire dobbiamo credere nelle nuove opportunità nel mondo dell’arte.
 Artingout. Il nostro ruolo nella consulenza per i collezionisti.
Artingout nasce come referente per artisti, gallerie e collezionisti e si avvale di consulenti in grado di offrire, ai collezionisti d’arte, nuove opportunità per investire nella bellezza dell’arte. Oltre gli artisti inclusi nel catalogo permanente, il gruppo artingout dispone di contatti diretti con artisti, studi d’arte e collezionisti privati. Analizziamo il mercato di numerosi artisti stabilendo, dopo un’attenta valutazione multi-dimensionale, dei coefficienti di vendita (coefficiente artingout) che permettono una maggior tutela per i collezionisti in merito alla stabilità dell’investimento. Inoltre seguiamo gli artisti a livello longitudinale in modo da tenere sotto osservazione l’andamento del loro mercato. Artingout riesce così a offrire un’ampia gamma di opportunità di scelta al collezionista, in relazione alle risorse disponibili e alle proprie esigenze.
 a cura di
Redazione Artingout
Roma, 3 agosto 2011
 
Come citare questa fonte bibliografica
AA.VV (2011)
Collezionismo d’arte: investire in arte contemporenea. Il ruolo del collezionista d’arte
Artingout.com, Roma 3 agosto 2011.