M° Alessandro Angeletti (1949) Artista. Biografia Critica, Quotazione e Opere d’Arte nel Catalogo Artingout

M° Alessandro Angeletti. Pittore artista contemporaneo italiano
  • Artista: M° Alessandro Angeletti
  • Coefficiente d’Artista Artingout: in attesa (info)
  • Rivalutazione: 100% [=] (2025-2025)
  • Codice Artista Artingout: #AAA01

Biografia Critica dell’Artista M° Alessandro Angeletti

Alessandro Angeletti (Roma, 1949) è un pittore, artista visivo contemporaneo italiano. Da sempre appassionato intraprenderà gli studi artistici presso il Liceo Artistico di “via di Ripetta” a Roma, uno dei più noti della “Città Eterna”. In questo contesto avrà l’opportunità di entrare in contatto con nomi noti dell’arte come Lorenzo Gigotti, Diego Pettinelli e Franco Cannilla. Al diploma in arte seguirà l’iter universitario presso la Facoltà di Architettura, una scelta che permetterà all’artista di ampliare il proprio linguaggio visivo. È l’inizio della ricerca per la costruzione di una propria, specifica, narrativa.

Il M° Angeletti si forma nella Roma degli anni sessanta, ricca di opportunità e culturalmente effervescente, un periodo storico che funge da cornice di riferimento per la comprensione dell’operato dell’artista il quale, nel suo primo periodo produttivo, sceglie di firmare le proprie opere con lo pseudonimo “Xangô”. Xangô è una figura mitologica associata a diverse simbologie come il tuono, il fulmine e il fuoco. Sembrerebbe emergere una necessità di rompere gli schemi, di cercare insistentemente e in modo dirompente una propria peculiare identità sia artistica che personale. L’uso dello pseudonimo permette al M° Angeletti di vivere due vite parallele che, soltanto dopo alcuni anni, s’incontreranno in un nuovo equilibrio, coerente seppur dinamico. Nel 1971 espone per la prima volta a Roma, presso il Ministero del Turismo e dello Spettacolo al Teatro Centrale. Tuttavia, è nel 1982 che l’artista inizierà una più intensa attività espositiva. Questa strada si aprirà con la personale d’arte presso la “Libreria Remo Croce” in Roma per proseguire tuttora.

Durante l’attività creativa, il M° Angeletti ha percorso diverse strade, vale a dire ha utilizzato diverse tecniche e stili espressivi. Un lavoro di studio e ricerca continuativo finalizzato al raggiungimento del proprio obiettivo comunicativo. Le opere d’arte come la serie “Segno” dei primi anni ’70 o le opere tra le quali “il Volto“, “la Bottiglia di Martini“, “tre Volti” e la serie “Oggetti“, quest’ultima con richiami geometrici, risentono della crescente popolarità della pop-art italiana e del concettualismo. L’artista utilizza soprattutto tecniche miste e collage con richiami all’attualità, ai simboli commerciali del tempo, a volti più o meno noti e ritagli di giornale. L’artista Angeletti vive pienamente il proprio tempo e s’inserisce nel flusso del fermento creativo dell’epoca, diventandone co-protagonista. Dal 1985 fino alla fine del millennio le opere del M° Angeletti re-integrano la figurazione, molto più evidente rispetto ai primi anni. Emerge la narrazione esperienziale, il vissuto personale, l’osservazione del mondo, l’esaltazione del pensiero e la valorizzazione delle emozioni. L’esperienza diviene così arte, quindi un soggettivo punto di osservazione, un’opportunità di condivisione e una sorta di diario, di memoria storica. In questa produzione artistica vediamo, oltre a una certa influenza pop, anche richiami stilistici che vanno dal neoespressionismo al fauvismo, naturalmente attualizzati e decisamente personalizzati, visibili in opere come “Conversazioni” del 1994 o “Moderna Alchimia” del 1988. Dagli anni 2000 emerge una produzione decisamente nuova, rimane un certo “imprinting” pop, notevolmente arricchito di simbolismo e con richiami, come evidenziato anche da Silvia Ranzi, “ai graffitismi latino-americani“.

Il M° Angeletti parte da un processo analitico, si sofferma su ogni dettaglio e sceglie accuratamente i pezzi del “puzzle”. L’opera finale, dal punto di vista della lettura, diviene comunque e necessariamente un’opera d’arte sintetica, intesa nella sua accezione di “ricerca di unità” rispetto alla frammentazione dell’analisi. Opere come “Attacco alle Torri Gemelle” e “Brexit” entrambe del 2016, “Basquiat” del 2017, “È Cominciato Così” del 2018 ed “Everything will be fine” del 2024 – opera pubblicata dal 2025 nel catalogo d’arte permanente Artingout – sono soltanto alcuni esempi di come il M° Angeletti abbia incorniciato in una sola opera un numero considerevole di aspetti personali, sociali e metafisici. Emergono simboli astrologici ed esoterici che si integrano nel contenuto dell’opera valorizzando aspetti che vanno oltre l’osservazione. Le opere divengono multi-dimensionali, fruibili a più livelli, sia dal punto di vista estetico sia dal punto di vista del messaggio. Concettualmente, la narrativa di Angeletti sembrerebbe fondarsi su quella che lui stesso definisce la “Poetica dei Frammenti”. Si tratta di una riflessione già avviata negli anni ’70 del 1900 e portata avanti fino a ora. Per l’Artista l’essere umano sta costruendo il proprio mondo senza solide fondamenta, con un alto rischio che possa sgretolarsi. Per questo il Maestro cerca di trovare un filo rosso che possa dare un senso all’universo esperienziale. Prende una porzione di esperienza, raccoglie i frammenti come se fossero reperti e la racconta, presentando nell’opera tutti gli strumenti per arrivare a una sua piena comprensione. Come già accennato, partendo dall’uso analitico degli elementi costituenti come figure, simboli, codici, tratti e colori, l’arte del M° Angeletti tende verso una dimensione sintetica. Non si tratta di soltanto di ricucire pezzi sconnessi, l’obiettivo è invece recuperare i frammenti del vissuto ovvero quelle visioni di per sé parziali, per tentare di ricostruirne l’unità, offrendo l’opportunità all’osservatore di essere partecipante attivo di quel momento. Il tentativo, riuscito, del M° Angeletti è quello di offrire un racconto completo e coerente. È piuttosto complesso far vivere un’esperienza vissuta, costituita da elementi multi-sensoriali. Una narrazione a parole sarebbe necessariamente sequenziale e non immediata. Attraverso l’arte, Alessandro Angeletti imprime tutto nello stesso spazio, inserisce tempo, sensazioni, immagini, pensieri, suoni, colori, odori e quel qualcosa in più non spiegabile con alcuna parola conosciuta. L’attuale produzione dell’artista è fresca, vivace, intensa in ogni aspetto. Crediamo fermamente che l’arte di questo periodo rappresenti un nuovo stato evolutivo, confermando l’indiscussa capacità del M° Angeletti di essere sempre sé stesso in un processo di continuo cambiamento.

L’attività espositiva del M° Angeletti, a partire dalla già citata mostra d’arte personale del 1982 a Roma presso la Libreria Remo Croce, è stata davvero intensa. Ricordiamo dello stesso anno la partecipazione alla “X Mostra Internazionale di Pittura e Scultura” alla Nuova Galleria Internazionale, a seguire le personali del 1983 a Roma presso la Galleria Forum Interart, “1975-1983 Una linea di ricerca” e quella del 1985, sempre nella capitale italiana, presso la Galleria Leonardo da Vinci. Ancora nel 1985 Alessandro Angeletti è a Firenze per una personale d’arte alla Galleria “Il Cenacolo” luogo che lo vedrà anche partecipare, nello stesso anno, all’XI edizione del premio internazionale S. Croce. Nel 1986 l’artista partecipa a una doppia esposizione in Brasile, nello specifico nelle città di Olinda e Recife e, ancora nel 1986, sarà finalista a Milano del “Premio Arte ’86” a cura dell’editoriale Giorgio Mondadori. L’anno successivo, nel 1987, sarà presente in una personale d’arte presso la sede della Deutsche Bank di Fürth, in Germania. Nel 1990 il M° Angeletti è a Como dove gli sarà conferito il “Primo Premio Acrilico” al concorso internazionale “Novum Comum ’90” presso la Galleria Solenghi. Nel 1993 tornerà a Roma per la personale alla “Galleria della Tartaruga“. Tra le mostre degli anni ’90 del 1900 ricordiamo anche “Presenteismo” a Gala di Barcellona (ME) del 1995 presso lo Studio d’Arte Epicentro e la “Prima Biennale d’Italia Arte Contemporanea, Trevi Flash Art Museum” a Palazzo Lucarini di Trevi (PG) del 1998. Gli anni 2000 si aprono con diverse esposizioni e nel 2014 realizza il Palio Vincitore per la XX edizione della Giostra Cavalleresca nella città di Sulmona (AQ). Nel 2018 l’artista è a Roma presso la “Galleria Spazio 40” per la personale “Sulla linea di Mercurio” a cura di Caterina Brazzi Castracane la quale curerà anche la personale “Fabulae” del 2022 alla “Medina Art Gallery” (Roma). Del 2019 ricordiamo “Splash! Un tuffo nell’eros” (Soriano del Cimino VT, Scuderie di Palazzo Chigi Albani), “Domno Dominio” (Roma, MACRO Asilo) e il XIII Premio Nazionale AlberoAndronico (Roma, Sala della Promoteca in Campidoglio) che vedrà il M° Angeletti salire sul podio aggiudicandosi il terzo premio nella sezione pittura. Il 2022 è l’anno di “Ghé Gaia Terra” presso il “Museo delle Mura” di Roma e nel 2024 le opere dell’artista vengono esposte a Palazzo Bastogni di Firenze per il “XL Premio Firenze” presso il Consiglio regionale della Toscana. All’atto della stesura di questo testo già sono in programma nuove esposizioni tra le quali anticipiamo la partecipazione dell’opera “Everything will be fine“, alla XV edizione dell’importante mostra internazionale d’arte contemporanea e design “Florence Biennale 2025” , che si terrà dal 18 al 25 ottobre presso la suggestiva sede della Fortezza da Basso nel cuore del capoluogo toscano.

Fin dagli esordi espositivi, le opere d’arte e il nome del M° Angeletti sono state spesso oggetto d’attenzione da parte di diversi media, in particolare della carta stampata come quotidiani, riviste, cataloghi e altre pubblicazioni di settore, sia italiane che estere. Tra le testimonianze più significative, ricordiamo nel 1972 “Momento Sera“, seguita nel 1973 da Umanità.

Nel 1982, in relazione alle esposizioni romane, le sue mostre vengono recensite dai quotidiani “Il Tempo” e “l’Unità“, oltre a essere presenti nel Catalogo UCSEI associato alla “X Mostra Internazionale di Pittura e Scultura”.

Nel 1986, in occasione delle due mostre brasiliane, il nome del M° Angeletti è citato dal quotidiano Jornal do Commercio oltre a comparire nel catalogo della mostra Tendência Internacional da Arte nos anos 80. Nello stesso anno, l’artista compare sulla prestigiosa rivista italiana “Arte” (ed. Giorgio Mondadori). Nel 1989, è protagonista di una mostra presso la Deutsche Bank a Fürth, in Baviera (Germania, 18 settembre – 6 ottobre), evento documentato anche dal quotidiano tedesco Fürther Nachrichten (22 settembre). L’anno successivo, nel 1990, riceve menzioni anche in Svizzera sul quotidiano Tessiner Zeitung, e successivamente sul giornale “La Provincia” di Como.

Durante gli anni Novanta del 1900, la presenza del M° Angeletti sulla stampa di settore, si consolida ulteriormente con il “Catalogo Internazionale d’Arte Contemporanea” (1991), “I Protagonisti dell’Arte nel XX secolo” (1992), la Biennale d’Italia di Arte Contemporanea presso il Trevi Flash Art Museum (1998), e la selezione “L’Elite – Arte Italiana 98“.

Dagli anni 2000, le sue opere figurano nel “Dizionario Enciclopedico Internazionale d’Arte Moderna e Contemporanea” (2008, ed. Alba) e nel Catalogo Avanguardie Artistiche (2009). Nel 2023 viene pubblicato il catalogo monografico Angeletti 1975-2022“, a cura della Dott.ssa Silvia Ranzi (2023, Prinp Editore), un catalogo che rappresenta una sintesi della sua lunga carriera artistica.

Citiamo inoltre altri cataloghi di rilievo come “Domino Dominio” (Macro Asilo, Roma, 2019), “Splash! Un tuffo nell’Eros” a cura di Giorgio Di Genova (2019), “Biennale Metropoli di Torino” (2020), “Venti d’Arte ARTBOOK” (2021), e il “Catalogo dell’Arte Moderna (CAM) n. 58″ (Editoriale Giorgio Mondadori, 2022). Dal 2025 è presente nel “Catalogo d’Arte Permanente Artingout” l’attribuzione del coefficiente d’artista Artingout per la quotazione parametrata del proprio operato artistico.

La costante presenza del nome e delle opere del M° Angeletti in contesti espositivi, editoriali e critici, sia italiani che internazionali, testimonia l’importanza dell’artista e del suo impegno culturale. L’operato di Alessandro Angeletti rappresenta un incessante lavoro di studio e ricerca, con l’obiettivo di considerare l’arte nella sua completezza, un’arte che sia, contemporaneamnete, un atto poetico, un esercizio filosofico e una memoria “immortale” del proprio tempo.

a cura di
Redazione Artingout

come citare questa fonte
M° Alessandro Angeletti (1949). Biografia critica dell’Artista, 2025.
www.artingout.com/?p=8842. Artingout, 4 luglio 2025.